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Buongiorno cari colleghi, 

lavoro per Gengo da qualche mese e le due cose che più mi balzano all'occhio - a parte riuscire a prendere il lavoro - sono:

1. Spesso, a fronte di traduzioni anche complesse quali potrebbero essere quelle per determinate app o per fini specifici (mediche, tecniche), non si ha alcuna indicazione su come il cliente vorrebbe la traduzione stessa. Cioè: per chi è pensato il testo? Di che settore parliamo (spesso non si capisce, se si tratta unicamente di una o due parole)? Dove sarà pubblicato, se lo sarà? Che tono di voce deve essere usato? Si preferisce il "tu" o il "voi"? Mi trovo quindi spesso a navigare un po' a vista e a tradurre secondo l'unico criterio del buon senso, laddove manchino chiare indicazioni (che in realtà a volte il cliente fornisce). A voi capita lo stesso?

2. Non si ha la possibilità di replicare alle revisioni. Questo secondo me è un gran peccato, perché magari si avrebbe piacere di discutere con il revisore sul perché di certe scelte che si sono fatte, in base anche al punto 1, o semplicemente sarebbe utile poter esporre le proprie motivazioni.

Che ne pensate?

Grazie mille, ogni spunto è prezioso!

Elena

 

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